Perizie cliniche legali di natura psicologica, con diagnosi psicologica, test, valutazione neurocognitiva e psicologica. Per pratiche di risarcimenti, danni ecologici e/o legati alla vita quotidiana, danni psichici e morali, dopo una lesione cerebrale.
Dopo un trauma da lesione cerebrale, la perizia clinico-legale è il fattore prioritario per sostenere una istanza di risarcimento.
La valutazione neuro-cognitiva post lesione cerebrale, legata alla perizia, attraverso test specifici e articolati, è in grado di accertare menomazioni e handicap, e le loro conseguenze ecologiche.
La testistica specifica consente di quantificare il danno subito e la conseguente valutazione delle ripercussioni sullo status della persona o del congiunto.
La perizia post lesione cerebrale valuta e riscontra le menomazioni della sfera cognitiva e comportamentale, che compromettono il reinserimento in famiglia e in società del paziente.
La perizia riguarda i disturbi più frequentemente osservati dopo un grave danno cerebrale :
- Disfunzioni ed inefficienze nell’elaborazione delle informazioni (capacità attentive e mnesiche, abilità linguistiche, percezione spaziale e abilità prassiche);
- Inefficienze delle funzioni esecutive (abilità di selezione, programmazione, organizzazione e verifica di azioni finalizzate al conseguimento di un obiettivo);
- Inefficienze della condotta sociale (apatia, abulia, anosognosia, disforia, aggressività, disinibizione, impulsività, discontrollo emotivo).
La Perizia clinico legale e la valutazione neuropsicologica, attraverso l’utilizzo di test psicometrici, raccolgono e misurano dati sulle capacità cognitive dopo una lesione, dopo un intervento neuro-chirurgico e all’inizio e/o al termine di un periodo riabilitativo; individuano le funzioni cognitive risparmiate o colpite dalla lesione cerebrale, chiariscono la consistenza dei deficit e parallelamente evidenzia i punti forti su cui intervenire nel lavoro riabilitativo, seguendone l’evoluzione nel tempo.
Nello specifico vengono analizzate le funzioni cerebrali superiori quali memoria, apprendimento, attenzione, linguaggio, percezione visiva, abilità prassiche e funzioni esecutive.
Lo scopo principale della valutazione è quindi stendere un profilo dello stato cognitivo della persona, al fine di dare indicazioni relative al danno e alla gestione ed all’assistenza del paziente, alla progettazione dell’intervento riabilitativo e alla verifica dell’efficacia delle azioni realizzate.
La valutazione assume importanza in ambito forense e assicurativo (richiesta da avvocati, giudici, medici del lavoro) in quanto unico strumento in grado di delineare il funzionamento cognitivo dell’individuo.