I 7 Peccati della memoria
A cura di S. Feller Neurologo
Quante volte ci siamo sentiti dire “ho una memoria di ferro!” o “io ho una memoria fotografica!”
In effetti ci sono persone in grado di immagazzinare e ritenere informazioni più a lungo e più dettagliatamente di altri. Oggi sappiamo però che il nostro cervello non è un registratore e che quando facciamo i conti con ciò che ricordiamo facciamo anche i conti con i 7 peccati della memoria:
1) Labilità: ad una festa incontriamo una persona che ci saluta calorosamente ; siamo in imbarazzo… non ci ricordiamo proprio chi sia . Le informazioni non archiviate con ripetizione scritta ed orale e non rievocate spesso vanno perse.
2) Distrazione: senza attenzione non è possibile formare un buon ricordo. Possiamo sovrappensiero lasciare le chiavi di casa in un posto diverso dal solito…sarà difficile poi ritrovarle!
3) Blocco: ce l’ho sulla punta della lingua… non riuscire a trovare un ricordo quando in realtà è presente in memoria.
4) Errata attribuzione: si verifica quando rievocando un ricordo riassembliamo le varie tracce mnesiche che lo compongono in modo errato.
5) Suggestionabilità: é diverso chiedere si ricorda come era vestita la signora ? piuttosto che ..era vestita con un abito rosso quella donna ? altre persone o le circostanze ci orientano verso un ricordo non vero ma possibile.
6) Distorsione: dopo un divorzio i ricordi dei 2 coniugi sono ben differenti…… nella distorsione i ricordi del passato vengono modificati e adattati alle opinioni e ai bisogni del presente.
7) Persistenza:si verifica quando un ricordo tende a rimanere in modo forte senza decadere nella nostra memoria .Dipende dalla forza emotiva che si associa a quel ricordo.I brutti ricordi ( traumi psichici , violenze ) tendono a non andarsene.
La formazione del ricordo (o traccia mnesica), avviene attraverso 3 fasi (Apprendimento, Consolidamento e Rievocazione) e il suo buon esito dipende da molti fattori ma in particolare dal livello di attenzione selettiva e sostenuta, di motivazione e di concentrazione verso il materiale da apprendere. In aggiunta, sappiamo che nei processi di consolidamento e rievocazione la traccia mnesica viene inconsapevolmente rielaborata e modificata dalla persona (fenomeno detto distorsione dei ricordi) rimanendo più o meno fedele all’informazione originaria. Questo spiega perché i ricordi sono qualcosa di assolutamente soggettivo e personale che non combacia strettamente con i ricordi di coloro che hanno vissuto gli stessi eventi accanto a noi e che possono modificarsi nel tempo.