8×1000 della Chiesa Valdese : “Ri-Esco: con nuovi progetti per il futuro”, si chiude con un grande successo il Progetto sperimentale di alloggi per percorsi di vita in autonomia, sostenuti della Chiesa Valdese.

Dall’ 8×1000 della Chiesa Valdese :
“Ri-Esco: con nuovi progetti per il futuro”, si chiude con un grande successo il Progetto sperimentale di alloggi per percorsi di vita in autonomia Costa Serina, 7 appartamenti di residenzialità autonoma.

Tutto parte dalla Donazione di un edificio in Val Brembana (Bg) limitrofo alla nostra Residenza Sanitaria Disabili per cerebrolesi. Con un mutuo e contributi dell’8×1000 della Chiesa Valdese l’abbiamo ristrutturato ricavando 6 minialloggi e spazi di vita comune.
Il Progetto ha consentito a 6 persone residenti nella RSD di sperimentare l’utilizzo degli alloggi per percorsi di vita in autonomia esterna.
Prove di potenziamento delle abilità residue, valutazione delle possibilità reali di autonomia, “dopo di noi” e sollievo alle famiglie.
La vicinanza alla RSD consente facili monitoraggi, risposta alle emergenze e disponibilità di operatori esperti sulle patologie presenti.
Progetto è stato sviluppato, in più del 12 mesi previsti (anche per i contrattempi della Pandemia) ma si sono messe a punto tutte le Azioni previste: individuare e scegliere i partecipanti. Definire e condividere il progetto individuale. Attivare,  sostenere e valutare, pensando ai passi successivi.
L’equipe della RSD hanno gestito i percorsi (Psicologo, Neurologo, Medico, Logopedista, ecc.) supportata da infermieri, OS, inservienti. Ora la sfida è sviluppare il progetto e fare della residenzialità in autonomia uno degli assi portanti del nuovo Welfare. Evitare l’istituzionalizzazione, la reclusione, la limitazione della libertà personale: l’housing sociale è la strada giusta, e la Chiesa Valdese ha condivido la nostra progettualità e l’impostazione che abbiamo voluto dare ai nuovi percorsi riabilitativi.

Costa Serina, 7 appartamenti di residenzialità autonoma.
Il progetto parte da lontano con un solo obiettivo: le persone escono dalle Comunità residenziali Socio-Sanitarie, o da esperienze di Residenzialità Leggera per provare l’Housing assistito,

Oppure persone che frequentano i servizi diurni, o sono segnalati dai Servizi del territorio in provenienza da altre strutture protette.
L’housing è progettato con largo anticipo, predisposto nei particolari prima dell’avvio ed è inserito nel progetto complessivo di vita della persona.
Il costante monitoraggio dell’andamento dell’esperienza, delle competenze messe in campo, delle abilità relazionali (con gli altri inquilini, con il territorio, con i servizi) è il principale passaggio del Progetto. Che risponde anche alla necessità di avere una persona di riferimento alla quale rivolgersi per qualsiasi bisogno, in un contesto sociale che vuole essere ricco e ricettivo.
Il Progetto ha sviluppato progetti personalizzati con diversi livelli di supporto al governo quotidiano dell’appartamento, alla gestione dei farmaci, del tempo libero, della gestione dei tempi di lavoro e di vita, ecc. I residenti possono partecipare alle attività delle cooperative di riferimento e non (Teatro – Palestra – Laboratori, ecc.)

https://www.cooperativaprogettazione.it/housing-sociale/

L’housing come alternativa alla Comunità alla vita in famiglia o alla Casa di Riposo.
La temporaneità come chiave di un progetto di sempre maggiore autonomia. Un passo importante sul pano dell’inclusione Sociale: un “progetto realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese”.
https://www.ottopermillevaldese.org/progetti-finanziati/