Disabilità cognitiva ed intellettiva
Alla fine dell’età scolare, intorno ai 18 anni, le persone con disabilità cognitiva e intellettiva faticano a trovare adeguati percorsi per mantenere e sviluppare le proprie competenze. Cosa fare?
Al termine del ciclo formativo e scolastico, qualora ne abbia le facoltà, una persona con disabilità cognitiva può intraprendere l’inserimento nel mondo del lavoro, la frequenza di un centro diurno di assistenza, l’occupazione protetta presso una cooperativa di tipo B, una nuova formazione professionale o la semplice vita in famiglia.
Tutti questi percorsi però rischiano di privilegiare l’attività stessa rispetto alla componente cognitiva, intellettiva e relazionale.
Presso i Centri di Progettazione, i disabili cognitivi possono accedere a percorsi e servizi personalizzati che riguardano:
- Mantenimento e sviluppo delle capacità di gestione della vita quotidiana;
- Mantenimento e sviluppo delle capacità cognitive;
- Mantenimento e crescita delle autonomie e della socializzazione, attraverso progetti individualizzati da realizzarsi;
- Valutazione e sviluppo delle abilità lavorative;
- Sostegno psicologico alla persona ed ai familiari.
La disabilità intellettiva non esclude il piacere della conoscenza, lo sviluppo del sapere individuale, la scoperta e l’approfondimento, la soddisfazione di nuove competenze e lo sviluppo delle passioni.
La disabilità cognitiva non esclude né cultura, né sapere.
Per INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI presso i Centri della Cooperativa Progettazione.
– a Milano in Via Teodosio, 4 – Tel: 02 70638795
– a Bergamo in Via Giorgio e Guido Paglia, 26
– a Pedrengo (BG) in Via G. Battista Moroni, 6 – Tel: 035 657351
– a Serina (BG) in Via Europa, 20 – tel. 0345.65185
Per approfondimenti:
http://www.cooperativaprogettazione.it/disabilita-cognitiva-2/